Un giro tra le moschee della capitale Malè, dove ce ne sono circa una ventina, è qualcosa da mettere sicuramente in agenda considerando che l’Islam è la religione del paese.
Hukuro Minsky: edificata nel 1656, presenta al suo interno decorazioni scolpite nella pietra e un preziosissimo pannello risalente al XIII secolo. Il giardino, che si trova all’esterno della moschea, conserva alcune tombe dei sultani maldiviani, tra le quali, figura quella di Abu Al Barakat.
La vera particolarità di questo edificio religioso sta nelle pareti decorate con intarsi corallini di grande prestigio e nel minareto Munnaaru, costruito nella seconda metà del 1600.
Guardando gli edifici religiosi presenti nella Repubblica delle Maldive si può non notare che in molti casi si trovano moschee con un orientamento ad est, anziché il canonico nord-est in direzione della Mecca. È possibile spiegare questo insolito fatto se si considera che l’Arcipelago, prima di convertirsi all’Islam, ospitava una popolazione di origine indiana dalla fede buddhista, la quale aveva costruito un gran numero di templi, poi demoliti. In questi casi quindi, la popolazione locale ha considerato più intelligente mantenere le fondamenta e le strutture preesistenti.